Il diritto successorio o ereditario

Il diritto successorio, detto anche ereditario, è un organo che regolamenta la successione patrimoniale a causa della morte di un individuo. 

Alla morte di una persona, infatti, decadono una serie di rapporti strettamente personali, come ad esempio il diritto al nome o il matrimonio, mentre i rapporti patrimoniali vengono trasmessi a terzi, solitamente i familiari del defunto. 

Il diritto successorio è regolamentato dal Codice Civile e, in particolare, dagli articoli n. 456 e successivi

Principi generali

Il Codice Civile stabilisce, in materia di diritto successorio, una serie di principi generali:

  • l’eredità viene trasmessa solamente previa accettazione da parte del destinatario (anche a seguito di accettazione con beneficio di inventario, in caso di eredità dannosa per tutelare il patrimonio degli eredi);
  • vi è infatti la possibilità di rinunciare all’eredità, tramite dichiarazione rilasciata innanzi ad un notaio o direttamente alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione competente per territorio;
  • sono abilitati alla successione tutti gli individui nati o concepiti al momento della successione, salvo chi ritenuto indegno, secondo l’articolo 463 del Codice Civile;
  • A prescindere dalle volontà testamentarie, la legge prevede una quota di eredità obbligatoria per i soggetti definiti legittimari, ovvero il coniuge del defunto, i suoi figli e i suoi ascendenti.

Tipologie di successioni: legittime / testamentarie

Il diritto successorio prevede due tipologie di successioni: la successione legittima e la successione testamentaria.

La successione legittima si applica in mancanza di un testamento e prevede che i soggetti destinatari dell’eredità siano: 

  • il coniuge;
  • i discendenti;
  • gli ascendenti;
  • i collaterali;
  • i parenti;
  • lo Stato.

Il Codice Civile prevede inoltre tutte le possibili variabili che possono emergere in caso di successione legittima. I figli, ad esempio, succedono ai genitori in parti uguali, oppure, in mancanza di parenti discendenti, saranno i genitori ad ereditare in parti uguali i beni del figlio. Lo Stato ottiene l’eredità solamente in mancanza di altri eredi. Ricordiamo inoltre che, in caso di divorzio, l’ex coniuge perde, assieme agli altri diritti, anche il diritto di successione.

Per quanto riguarda le successioni testamentarie, invece, è necessaria la presenza di un lascito scritto da parte del defunto (testamento). Per legge, esistono alcune categorie impossibilitate a produrre un lascito testamentario: 

  • i minorenni;
  • chi soffre di infermità mentale; 
  • chi, al momento del testamento, non era in grado di intendere e di volere.

Esistono poi casi in cui il testamento è da considerarsi nullo: 

  • lasciti a favore del notaio che ha redatto l’atto testamentario o di un testimone presente sul luogo;
  • lasciti a favore del redattore di un testamento segreto, salvo prove inequivocabili;
  • lasciti a favore di persone incapaci;
  • lasciti effettuati sotto nome d’interposta persona.

Anche per quanto la forma, il testamento deve rispettare alcune regole molto precise, eccone alcune: 

  • il testamento olografo deve essere scritto, datato e firmato dal testatore;
  • il testamento pubblico necessita della presenza di testimoni; 
  • sull’involucro che sigilla il testamento segreto si deve scrivere l’atto di ricevimento, dando atto della consegna al Notaio e della dichiarazione che si tratta di un testamento segreto.